Diverticoli: Sintomi, Dieta e Rimedi Naturali per Prevenire la Diverticolite

Scoprire come migliorare la salute intestinale è cruciale per il benessere generale. L’intestino, spesso definito il nostro secondo cervello, svolge una serie di funzioni fondamentali che vanno ben oltre la semplice digestione dei cibi.

Le condizioni che possono compromettere il suo funzionamento sono molteplici, dalle problematiche digestive alle infiammazioni. Tra queste, i diverticoli rappresentano una comune complicazione che, se infiammati, possono gravemente influenzare il nostro stato di salute complessivo.

In situazioni del genere, curare l’alimentazione diventa cruciale: questo non solo per evitare un’ulteriore aggravamento della condizione, ma anche per favorire il recupero della funzionalità intestinale.

Parimenti importante è adottare uno stile di vita che contrasti l’infiammazione intestinale. Qui troverai alcuni consigli basati anche sulle ultime scoperte nel settore, utili a dissipare eventuali dubbi che possono sorgere in caso di presenza di diverticoli.

Diverticoli, diverticolosi e diverticolite: cosa sono

I diverticoli, la diverticolosi e la diverticolite sono condizioni relative alla parete intestinale che svolge un ruolo fondamentale nella separazione del cibo da assimilare da ciò che deve essere eliminato, garantendo una superficie liscia.

Tuttavia, possono verificarsi delle escrescenze lungo questa parete intestinale, simili a sacche tondeggianti chiamate diverticoli. Queste sacche, che sporgono all’interno del lume intestinale, rendono la mucosa irregolare anziché liscia.

Di solito si formano nel colon, soprattutto nella sua parte terminale, dove il microbiota intestinale risiede comunemente. I diverticoli possono variare dalle dimensioni di un pisello a quelle di una biglia e tendono a essere presenti in modo multiplo piuttosto che singolo.

La presenza di queste escrescenze lungo la parete intestinale, generalmente diagnosticata tramite TAC o colonscopia, può essere asintomatica, costituendo la diverticolosi, ossia la presenza di diverticoli nel colon senza sintomi associati.

Tuttavia, la mancanza di fibre nell’alimentazione quotidiana, la stitichezza, i problemi digestivi, la sedentarietà e l’obesità possono causare l’infiammazione dei diverticoli, dando luogo alla diverticolite.

Quest’ultima colpisce circa il 3% delle persone con diverticolosi, con una maggiore incidenza nelle donne e tende a manifestarsi più frequentemente dopo i 60 anni.

Sintomi Principali della Diverticolite:

I diverticoli infiammati possono dar luogo a:

  • Dolore addominale, concentrato nella parte bassa e nel quadrante sinistro.
  • Gonfiore addominale.
  • Produzione di gas o meteorismo.
  • Crampi addominali.
  • Sensazioni di nausea e vomito.
  • Diarrea.
  • Febbre.
  • Possibile sanguinamento anale.

A volte, i sintomi possono essere così intensi da far pensare a un attacco di appendicite. Tuttavia, nella diverticolite, uno dei segni distintivi è la presenza di diarrea o, talvolta, di stitichezza, con possibilità di alternanza tra i due.

Dieta per i Diverticoli:

Sebbene i diverticoli possano essere asintomatici, è importante prestare attenzione all’alimentazione per evitare l’infiammazione delle sacche e l’insorgenza dei sintomi descritti sopra. Secondo gli ultimi studi, in caso di diverticoli non infiammati, è consigliato aumentare l’assunzione di fibre che si trovano in:

  • Frutta.
  • Verdura.
  • Funghi.
  • Legumi.
  • Cereali integrali.

L’obiettivo ideale è consumare tra i 30 e i 40 grammi di fibra al giorno. Anche se l’aumento delle fibre è benefico, è importante distinguere quali alimenti privilegiare e quali limitare.

Ricerche recenti suggeriscono che l’adozione di una dieta a basso contenuto di FODMAP (Low-FODMAPs Diet) può contribuire a mantenere la salute e l’equilibrio intestinale. Questo tipo di dieta ha dimostrato benefici nel trattamento del colon irritabile, del morbo di Crohn e della colite ulcerosa.

I cibi FODMAP comprendono carboidrati a catena corta come oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili che, una volta nell’intestino, fermentano e traggono acqua, rimanendo nel tratto digerente anche dopo la digestione. La loro fermentazione può provocare disturbi e squilibri intestinali. Alcuni cibi ad alto contenuto di FODMAP includono:

  • Fruttosio: presente in alimenti come miele e frutta come mele, susine, mango, anguria e pere.
  • Lattosio: trovato nel latte vaccino, nei formaggi e nei loro derivati.
  • Fruttani: presenti in aglio, cipolle, frumento, orzo e segale.
  • Galattani: trovati nei legumi come fagioli e lenticchie.
  • Polioli: presenti in fichi, mele, ciliegie e pesche.

Oltre ai FODMAP, in caso di diverticoli, è consigliabile evitare anche:

  • Latte e latticini.
  • Carne rossa, inclusi salumi e carne processata.
  • Farine raffinate.
  • Cibi fritti.
  • Frutta secca.
  • Cibi piccanti e spezie forti.
  • Bevande gassate, caffè, alcolici.
  • Cioccolato.

Quando la diverticolite è in fase acuta e i diverticoli infiammati provocano sintomi, i gastroenterologi solitamente suggeriscono una dieta liquida o semi-liquida per i primi giorni, fino a quando i sintomi non si attenuano, per poi reintrodurre gradualmente cibi solidi.

Poiché questa tipologia alimentare può risultare estremamente rigida, è consigliabile seguire attentamente le indicazioni del medico che monitorerà l’evoluzione della malattia, fornendo istruzioni su cosa evitare e come agire per non compromettere il proprio benessere. Oltre alla dieta, è fondamentale adattare lo stile di vita per contrastare l’infiammazione e prevenire la diverticolite.

Ecco tre semplici suggerimenti:

  1. Attività fisica regolare: Svolgere esercizio come camminare, andare in bicicletta o altre attività all’aria aperta per almeno 20-30 minuti al giorno può contribuire a mantenere la tonicità dei muscoli addominali. Questo favorisce il transito intestinale e riduce il rischio di accumulo di feci nell’intestino.
  2. Controllo del peso: Ridurre il peso in eccesso è cruciale, poiché sovrappeso e obesità aumentano la probabilità di sviluppare diverticoli.
  3. Evitare il fumo: Anche il fumo è uno dei fattori che possono favorire la formazione di diverticoli. Rinunciare al tabacco può contribuire a ridurre questa probabilità.

L’adozione di queste pratiche, insieme alle indicazioni specifiche del medico, può essere fondamentale per mantenere la salute intestinale e prevenire l’aggravarsi della diverticolite.

Macrobiota intestinale e diverticoli

Alcuni studi indicano una possibile correlazione tra la diverticolite e un cambiamento nel microbiota intestinale, noto come disbiosi.

Questo cambiamento potrebbe favorire l’aumento dei batteri con proprietà infiammatorie e la diminuzione di quelli con azione antinfiammatoria nelle persone affette da diverticolite acuta. Tale alterazione potrebbe alimentare l’infiammazione della mucosa intestinale, contribuendo allo sviluppo dei sintomi addominali.

Nonostante le ricerche siano ancora limitate in questo campo, i probiotici sono considerati un possibile nuovo strumento. Si ipotizza che possano contribuire a ristabilire l’equilibrio del microbiota intestinale e a gestire la diverticolite acuta, riducendo i segni infiammatori.

Una dieta equilibrata per favorire un intestino sano:

Per prevenire la formazione di diverticoli e promuovere la salute intestinale in generale, è essenziale mantenere un equilibrio nell’ambiente intestinale. Il microbiota intestinale, responsabile del 70% delle nostre difese immunitarie, è strettamente legato all’insorgenza di malattie infiammatorie, degenerative e autoimmuni quando si trova in uno stato di squilibrio (disbiosi).

Per mantenere la funzionalità intestinale e l’equilibrio del microbiota, ecco alcuni consigli:

  • Riduci il consumo di cibi raffinati: Pasta, pane e prodotti da forno con farine raffinate sono infiammatori e privi dei nutrienti presenti nei cereali integrali.
  • Evita cibi e bevande zuccherati: Lo zucchero raffinato può destabilizzare il microbiota intestinale e sottrarre energia.
  • Aumenta l’assunzione di fibre: Frutta, verdura, legumi, semi oleosi e cereali integrali favoriscono la sazietà e il transito intestinale, contrastando la stitichezza che può portare all’infiammazione.
  • Integra prebiotici e probiotici nella dieta per nutrire i batteri intestinali.
  • Prediligi cotture leggere come la vaporiera o la griglia anziché le cotture prolungate al forno o alla brace.
  • Assicurati di bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, inclusi tè e infusi non zuccherati.

Il dilemma della frutta con i semi:

Esiste confusione su se sia opportuno consumare frutta con semi come kiwi, fragole, uva, fichi, pomodori, melanzane e semi oleosi come quelli di girasole, lino e papavero in caso di diverticoli. Mentre alcuni li evitano per timore che i semi possano rimanere intrappolati nei diverticoli provocando infiammazione, non ci sono prove che confermino questa relazione. Al contrario, uno studio del 2008 suggerisce il contrario.

Si raccomanda moderazione nell’assunzione di frutta secca, che per la sua natura può favorire l’infiammazione e, di conseguenza, la diverticolite.

Un’ulteriore revisione ha evidenziato che un alto consumo di fibre riduce il rischio di sviluppare diverticolite e di ricovero ospedaliero correlato ai sintomi. D’altro canto, chi consuma elevate quantità di carne rossa, grassi saturi e zuccheri raffinati, e scarse quantità di fibre, ha maggiori probabilità di sviluppare diverticolite.

Fonti:

1. Ojetti, V., Saviano, A., Brigida, M., Petruzziello, C., Caronna, M., Gayani, G., Franceschi, F.,  Randomized control trial on the efficacy of Limosilactobacillus reuteri ATCC PTA 4659 in reducing inflammatory markers in acute uncomplicated diverticulitis. European Journal of Gastroenterology & Hepatology: May 2022 – Volume 34 – Issue 5 – p 496-502 doi: 10.1097/MEG.0000000000002342

2. Carabotti M., Falangone F., Cuomo R., Annibale B., Role of Dietary Habits in the Prevention of Diverticular Disease Complications: A Systematic Review. Nutrients. 2021 Apr 14;13(4):1288. doi: 10.3390/nu13041288. PMID: 33919755; PMCID: PMC8070710.0 gov/33919755/