Originario dell’India, il tè chai è ormai riconosciuto e amato globalmente. Questa bevanda unica si distingue per il suo aroma caratteristico, derivante da una miscela di tè nero, latte e una varietà di spezie come cannella e zenzero, tra le altre. Oltre al suo sapore distintivo, il tè chai è celebre anche per i suoi molteplici vantaggi per la salute. Vediamo quali sono.
Il tè chai è noto per le sue proprietà digestive, grazie alle spezie utilizzate nella sua preparazione, in particolare lo zenzero e il cardamomo. Questi ingredienti contengono composti che aiutano a stimolare la produzione di saliva, mitigare la nausea e alleviare i disturbi digestivi. È inoltre benefico per chi soffre di gonfiore addominale frequente.
Il processo di produzione del tè chai parte dal tè nero, ricco di flavonoidi, sostanze ritenute efficaci nel regolare la pressione arteriosa e diminuire il rischio di ipertensione, insufficienza cardiaca o ictus. Il tè nero è anche vantaggioso per abbassare i livelli di colesterolo “cattivo”, rendendo il tè chai un alleato del benessere cardiovascolare.
Bere tè chai può anche contribuire al mantenimento della salute mentale. Si ritiene che questa bevanda possa rallentare il declino cognitivo, grazie alla presenza di tè nero che, secondo alcuni studi, potrebbe migliorare memoria, concentrazione e capacità di ragionamento grazie ai suoi componenti.
In aggiunta, il tè chai possiede proprietà antinfiammatorie dovute alle numerose spezie che contiene. Zenzero e chiodi di garofano, in particolare, sono noti per la loro capacità di ridurre le infiammazioni e rafforzare il sistema immunitario, così come la cannella.
Infine, alcuni studi recenti hanno esplorato un altro possibile vantaggio del tè chai legato al consumo regolare di tè nero, che potrebbe ridurre il rischio di sviluppare certi tipi di cancro. Questo beneficio è attribuito agli antiossidanti nel tè nero, principalmente flavonoidi e polifenoli, che contribuiscono a limitare la formazione di radicali liberi. I benefici sarebbero particolarmente significativi per il rischio di cancro alle ovaie, al fegato e al seno.