Squali della Florida “pasteggiano” con grandi quantità di cocaina e altre droghe cadute in mare

Nelle acque della Florida, gli squali hanno mostrato strani comportamenti che hanno attirato l’attenzione di scienziati e ricercatori.

Le “ragioni facilmente immaginabili” sono direttamente collegate al fatto che la Florida è uno dei porti più attivi negli Stati Uniti per il contrabbando di droga, in particolare di cocaina: nel solo mese di giugno 2023, le autorità hanno sequestrato oltre 6.400 chilogrammi di polvere bianca.

Perché le “balle” in cui viene confezionata sono spesso lanciate da barche o aerei, a volte per portare la marijuana agli spacciatori a terra, a volte per evitare di essere catturati dalla Guardia Costiera.

Fino a poco tempo fa, non esistevano prove scientifiche a sostegno delle affermazioni dei pescatori secondo cui gli squali sono attratti dalle balle.

Durante la Shark Week, evento di Discovery Channel dedicato agli squali, è stato trasmesso il documentario Cocaine Shark.

Il biologo marino Tom “The Blowfish” Hird e Tracy Fanara dell’Università della Florida hanno lavorato insieme per fare questa scoperta.

Hird e Fanara hanno poi gettato finte balle di cocaina nelle aree in cui gli squali erano noti per la loro presenza, insieme a cigni di plastica, finte prede spesso utilizzate nelle operazioni sotto copertura.

Gli squali hanno ignorato i cigni e hanno nuotato verso le finte Balle di cocaina. Alcuni l’hanno addentato subito, mentre altri ne hanno preso un pezzo e si sono allontanati per consumare il prodotto in “privato”.

Quando la non-cocaina è stata lanciata da un aereo, i selaci hanno reagito più o meno come fanno gli spacciatori: hanno immediatamente iniziato a ispezionare il luogo di atterraggio.

Non esiste ancora un’osservazione diretta delle reazioni degli squali alla cocaina (ad esempio, non sarebbe etico per i ricercatori fornire direttamente la sostanza). Ma Hird e Fanara hanno in programma altri test, tra cui l’analisi del sangue di squali provenienti dalle acque della Florida.

Questo potrebbe rivelare brutte sorprese e contenere anche tracce di altre droghe, farmaci che arrivano in mare dalle coste degli Stati Uniti: antidepressivi, sonniferi, anfetamine…