Segreti Millenari: Come il digiuno lunare rinforza mente e corpo

In una società caratterizzata dall’opulenza e dal consumismo, dove gli investimenti nel dimagrimento e nel fitness superano spesso quelli nell’alimentazione, il concetto di digiuno potrebbe sembrare un’anomalia, un lusso aggiuntivo in un mondo poco incline al sacrificio, apparentemente distante dal senso autentico delle priorità.

Tuttavia, i benefici del digiuno sono ormai diffusi, tanto che è stato integrato nelle strutture delle beauty farm come pratica di depurazione e ringiovanimento. Anche molti centri di medicina naturale lo promuovono come pratica salutare e preventiva, capace di rigenerare il sistema corporeo e contrastare le malattie.

Le evidenze della ricerca scientifica sottolineano la validità di questa pratica, evidenziando la straordinaria capacità del corpo umano di rigenerarsi a livello cellulare.

Il digiuno consente il riposo degli organi impegnati nella digestione e nel metabolismo, favorendo il riequilibrio dell’organismo e l’eliminazione delle tossine accumulate. Questa pausa alimentare dona una spinta di energia all’intero corpo, promuovendo il rinnovamento cellulare.

Considerando che il sangue e la linfa si formano attraverso il complesso processo di trasformazione e assorbimento delle sostanze alimentari, e considerando che molte malattie traggono origine dal tratto gastrointestinale, il digiuno emerge come un valido strumento di medicina preventiva.

Il digiuno in base alle fasi lunari

Ci sono diversi approcci al digiuno: quello completo, liquido o a base di succhi, digiuni brevi, saltuari o prolungati. Tuttavia, uno dei digiuni più efficaci è l’Upavasa, calcolato in base alle fasi lunari, praticato come un digiuno completo regolarmente ogni mese nel giorno di Ekadashi, l’undicesimo giorno dopo la Luna Piena o Nuova.

Questa pratica, nota come Ekadashi, ha radici nella tradizione yogica e non solo purifica il corpo ma rende anche la mente più sottile, rappresentando un aspetto fisico, psicologico e spirituale.

Il conteggio dei giorni di Ekadashi può essere fatto semplicemente consultando il calendario e identificando l’undicesimo giorno dopo la Luna Piena o Nuova di ogni mese.

Questi giorni possono variare in base alla durata del mese. In rete è possibile trovare calendari annuali dei digiuni calcolati secondo la tradizione del Tantra Yoga, offrendo una precisione maggiore nel determinare tali giorni.

L’influenza della luna sulla Terra si manifesta in diversi modi, tra cui le maree, grandi masse d’acqua spostate regolarmente da un’energia invisibile, in sintonia con le fasi lunari.

Questo fenomeno è stato da sempre oggetto di studio e applicazione pratica nell’antica saggezza agricola, che ha tramandato l’osservazione di questi cicli per regolare le attività agricole come la semina e la potatura, riconoscendo l’importanza di questo influsso nella natura e nel mondo vegetale.

La procedura del digiuno

Le evidenze statistiche suggeriscono un aumento generale di disturbi fisici e mentali, incidenti stradali e eventi naturali come terremoti e calamità nei giorni adiacenti alla Luna Piena e alla Luna Nuova, mettendo in luce gli impatti dell’influenza lunare.

L’uomo, parte integrante della natura, risente di questo influsso sia a livello psicofisico che nelle funzioni corporee. Essendo il corpo umano principalmente composto d’acqua, il digiuno totale contrasta gli effetti negativi del movimento dei liquidi nel corpo, regolando anche le tendenze psico-emotive.

Nell’undicesimo giorno, la Luna esercita la massima attrazione gravitazionale sui liquidi terrestri e il digiuno senza l’assunzione di liquidi durante l’Ekadashi permette di neutralizzare tali effetti, oltre a offrire i benefici purificanti tipici del digiuno.

Il digiuno contribuisce al mantenimento di una buona salute

Il giorno precedente si consuma cibo e liquidi normalmente, mentre nel giorno di Ekadashi non si mangia né si beve fino al mattino successivo.

Questa astensione crea un vuoto che impedisce ai succhi gastrici e ai gas di salire, evitando un impatto negativo nella parte superiore del corpo e nel cervello.

Oltre a permettere il riposo degli organi e del metabolismo, il digiuno basato sul ciclo lunare aiuta a contrastare gli effetti psico-fisici legati all’influenza lunare, purificando il corpo e rinforzando la mente.

Il digiuno termina il mattino successivo con una corretta igiene orale seguita da una tazza d’acqua con succo di limone e un pizzico di sale, per neutralizzare l’acidità dei succhi gastrici e detergere stomaco e intestino.

Dopo circa mezz’ora, è possibile consumare frutta fresca e yogurt naturale, utili per la pulizia gastrica e il riequilibrio della flora intestinale.

Una banana matura è consigliata per il suo valore nutritivo e il suo effetto protettivo sulla mucosa gastrica. Il pranzo dovrebbe essere sostanzioso ma non eccessivamente pesante, principalmente a base di cereali e verdure, facilitando il ritorno graduale delle normali funzioni dell’organismo.

Praticare regolarmente questo tipo di digiuno contribuisce al mantenimento di una buona salute. Nonostante un’alimentazione corretta, il corpo tende ad accumulare tossine nel tempo, ostacolando le normali funzioni degli organi e potenzialmente causando disturbi e malattie.

Nelle prime fasi della pulizia interna, alcune persone possono sperimentare disagio, affaticamento o confusione mentale, dovuti all’eliminazione delle tossine accumulate. Tuttavia, queste sensazioni tendono a dissolversi dopo i primi digiuni, sostituite da una sensazione di leggerezza e vitalità.

Questo tipo di digiuno, senza l’assunzione di liquidi, è adatto a molte persone, ma è sconsigliato a chi soffre di patologie renali o epatiche, di debolezza cardiaca, alle donne in gravidanza e naturalmente ai bambini.

Per coloro che trovano difficoltà nel digiuno senza liquidi, è possibile iniziare gradualmente, eliminando solo il cibo solido nelle prime occasioni e assumendo succhi di frutta diluiti con acqua.

Questo permette di abituare progressivamente la mente all’idea del digiuno e di sperimentare gradualmente gli effetti positivi di questa pratica. Tuttavia, il massimo beneficio di questo digiuno deriva proprio dall’astensione dai liquidi, riducendo l’effetto dell’attrazione lunare.

Per massimizzare i benefici, è possibile ripetere questo tipo di digiuno anche nei giorni di Luna Piena e Luna Nuova, conosciuti in sanscrito come Purnima e Amavasya, facendo quattro giorni di digiuno completo ogni mese.

Il digiuno lunare purifica il corpo, rafforza la mente ed eleva lo spirito

Il digiuno in base alle fasi lunari è considerato un mezzo per purificare il corpo, rafforzare la mente e elevare lo spirito.

Questa pratica è stata impiegata per millenni per favorire l’auto-introspezione e la ricerca spirituale, trasmettendo la saggezza e l’esperienza degli antichi savi.

Numerosi santi, yogi e grandi pensatori spirituali hanno adottato il digiuno come strumento per il proprio sviluppo spirituale, riconoscendo che il distacco dal cibo permette alla mente di distaccarsi dagli affari terreni e ascendere verso dimensioni più profonde dell’essere.