La lenta agonia dei ghiacciai alpini: sulla Marmolada superati i 13°C a 3300 metri

I dati del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) mostrano che anche le vette più alte stanno soffrendo terribilmente per il caldo delle ultime settimane.

A tutte le quote è stato superato lo zero termico, un indicatore importante che si riferisce all’altitudine alla quale la temperatura nella libera atmosfera è di zero gradi e che si rivela cruciale anche per determinare il pericolo di valanghe.

In questi giorni l’anticiclone africano persiste sulla nostra penisola, facendo schizzare le temperature a 40 gradi centigradi in alcune zone.

I giorni più caldi della stagione sono previsti per lunedì 21 e martedì 22 agosto, con temperature che raggiungeranno i 38 gradi in alcune città e più di 7 gradi sopra la media stagionale nelle Alpi occidentali. Si prevede che lo zero termico in quota salga fino a 5.000 metri.

Sabato 19 agosto è stato stabilito un record sulla Marmolada, quando la stazione di Punta Penia (Canazei) ha segnato un’impressionante temperatura di 13,3 gradi Celsius a 3343 metri di altitudine, almeno per l’ultimo decennio.

L’ondata di caldo africano ha battuto i record degli ultimi due giorni, con una temperatura di 7°C registrata nel rifugio più alto d’Europa sul Monte Rosa, alla Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa, il termometro ha toccato i 7°C a un’altitudine di 4.554 metri, intorno alle 17.00.

Questi record potrebbero essere presto superati, poiché l’ondata di caldo africano non ci darà tregua per circa una settimana. “Per la vera svolta, dice l’esperto del Cnr, dovremo aspettare forse fino a domenica 27 o lunedì 28 agosto, quando per la settimana successiva i modelli indicheranno un deciso cambio di circolazione con temperature nella norma o leggermente inferiori”, avverte Tei.

Il cambiamento climatico sta avendo un effetto devastante sui nostri paesaggi.

I dati del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) mostrano che anche le vette più alte stanno soffrendo terribilmente per il caldo delle ultime settimane.

A tutte le quote è stato superato lo zero termico, un indicatore importante che si riferisce all’altitudine alla quale la temperatura nella libera atmosfera è di zero gradi e che si rivela cruciale anche per determinare il pericolo di valanghe.

In questi giorni l’anticiclone africano persiste sulla nostra penisola, facendo schizzare le temperature a 40 gradi centigradi in alcune zone.

I giorni più caldi della stagione sono previsti per lunedì 21 e martedì 22 agosto, con temperature che raggiungeranno i 38 gradi in alcune città e più di 7 gradi sopra la media stagionale nelle Alpi occidentali. Si prevede che lo zero termico in quota salga fino a 5.000 metri.

Sabato 19 agosto è stato stabilito un record sulla Marmolada, quando la stazione di Punta Penia (Canazei) ha segnato un’impressionante temperatura di 13,3 gradi Celsius a 3343 metri di altitudine, almeno per l’ultimo decennio.

L’ondata di caldo africano ha battuto i record degli ultimi due giorni, con una temperatura di 7°C registrata nel rifugio più alto d’Europa sul Monte Rosa, alla Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa, il termometro ha toccato i 7°C a un’altitudine di 4.554 metri, intorno alle 17.00.

Questi record potrebbero essere presto superati, poiché l’ondata di caldo africano non ci darà tregua per circa una settimana. “Per la vera svolta, dice l’esperto del Cnr, dovremo aspettare forse fino a domenica 27 o lunedì 28 agosto, quando per la settimana successiva i modelli indicheranno un deciso cambio di circolazione con temperature nella norma o leggermente inferiori”, avverte Tei.