Grasso addominale: Come si forma e modi efficaci per ridurlo

Il grasso addominale, noto anche come grasso viscerale, si accumula nell’area dell’addome, posizionandosi tra gli organi interni come stomaco, fegato e intestino, al di sotto del grasso sottocutaneo e dei muscoli addominali. L’eccesso di questo tipo di grasso, chiamato anche “obesità viscerale”, è associato a diverse condizioni patologiche che influenzano la salute.

Perché si Forma il Grasso Addominale

Nelle prossime sezioni, esamineremo le ragioni alla base della sua formazione e come viene valutato, oltre a esplorare le significative problematiche connesse. Successivamente, esploreremo strategie di gestione e prevenzione attraverso modifiche alimentari, attività fisica e approcci fitoterapici.

Solitamente, la presenza di grasso accumulato nell’addome e in altre parti del corpo è spesso associata a un eccesso calorico prolungato nel tempo, accompagnato da scelte alimentari discutibili, come il consumo di cibi poco salutari, grassi saturi e zuccheri raffinati. Questi fattori possono essere amplificati dalla predisposizione genetica, che varia notevolmente da individuo a individuo. Inoltre, vi sono differenze nell’accumulo di adipe tra i sessi. Vediamo nel dettaglio quali sono queste differenze.

Impatto sulla Salute

In generale, l’accumulo di grasso nell’addome e in altre parti del corpo spesso deriva da un eccesso calorico costante, associato a scelte alimentari poco salutari come cibi spazzatura, grassi saturi e zuccheri raffinati. A questo si aggiunge l’effetto della genetica, che naturalmente varia da persona a persona. Inoltre, ci sono differenze nell’accumulo di adipe tra uomini e donne, e approfondiremo queste differenze in seguito.

L’accumulo eccessivo di grasso nell’addome è associato alla produzione di sostanze pro-infiammatorie e alla resistenza insulinica, fattori che contribuiscono a diverse patologie.

Tra queste, il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari spiccano per la loro correlazione con l’eccesso di grasso viscerale. Inoltre, si è visto un collegamento tra questa condizione e lo sviluppo di patologie tumorali, principalmente a causa di un’infiammazione cronica di basso grado.

Va sottolineato che l’eccesso di grasso addominale può portare ad un accumulo di acidi grassi liberi nel fegato, contribuendo alla steatosi epatica. Eliminare questo grasso non è solamente una questione estetica, ma una necessità per preservare la salute generale.

Come rilevare la presenza di grasso addominale

La presenza eccessiva di grasso nell’addome è spesso associata a una conformazione corporea detta “a mela”, caratterizzata da un addome più pronunciato. Misurando la circonferenza di vita e fianchi, è possibile valutare il livello di grasso addominale e il relativo rischio cardiovascolare e metabolico.

Valori di circonferenza vita inferiori a 80 cm per le donne e 94 cm per gli uomini indicano un rischio più basso. Valori superiori a 88 cm per le donne e 102 cm per gli uomini indicano un rischio più elevato. Calcolare il rapporto tra la circonferenza vita e fianchi (WHR) fornisce ulteriori indicazioni: un WHR inferiore a 0,9 per gli uomini e 0,8 per le donne è associato a un rischio più basso.

Cosa mangiare per ridurre il grasso addominale

Nella dieta volta a ridurre il grasso addominale, un’attenzione particolare è data all’introduzione di fibre solubili. Queste fibre, presenti in frutta, verdura, legumi, e anche in alimenti come orzo, segale e avena, favoriscono il senso di sazietà e riducono l’assorbimento intestinale di grassi e zuccheri.

L’apporto proteico assume un ruolo chiave per preservare il tessuto muscolare e sostenere il metabolismo basale. Le proteine sono utili per gestire la fame durante una dieta ipocalorica. È possibile soddisfare il fabbisogno proteico con fonti animali come pesce, albumi e carni magre, oltre a fonti vegetali come frutta secca a guscio, semi oleosi, pseudocereali come la quinoa e il grano saraceno, e legumi.

Quanto ai grassi, è consigliato privilegiare quelli insaturi, presenti nel pesce azzurro, nei semi oleosi, nell’avocado e nell’olio d’oliva. Questi grassi, noti come “grassi buoni”, contribuiscono al mantenimento della salute cardiovascolare e svolgono un ruolo importante nella dieta mirata alla riduzione del grasso addominale.

Rimedi naturali per ridurre il grasso addominale

Il percorso per ridurre il grasso addominale non si esaurisce solo con la dieta e l’attività fisica; l’integrazione può rivelarsi un valido supporto.

Alcuni rimedi erboristici come guaranà, yerba mate e tè verde, disponibili come integratori o infusi, favoriscono la mobilizzazione e l’ossidazione dei grassi. Proprietà anoressizzanti e la capacità di ridurre lo stimolo della fame caratterizzano anche la garcinia cambogia e queste erbe.

Integratori di fibre solubili come psillio e glucomannano, simili a quelli presenti in una dieta ricca di fibre, rallentano i processi digestivi e riducono l’assorbimento di grassi e zuccheri.

È fondamentale consultare il proprio medico prima di intraprendere qualsiasi integrazione fitoterapica. Questo approccio previene rischi associati a reazioni allergiche o interazioni con farmaci in uso.

Fonti: