Cibi ‘di plastica’: Identificati gli Alimenti con Maggiori Tracce di Bisfenolo e Ftalati (Meglio Evitarli!)

Se facciamo caso al nostro carrello della spesa, spesso ignoriamo il percorso intricato che molti prodotti hanno attraversato per raggiungere le nostre tavole.

Un’indagine recente condotta da Consumer Reports getta luce sulla presenza diffusa di composti chimici plastici, come bisfenoli e ftalati, in numerosi alimenti di consumo comune. Questi elementi, presenti negli imballaggi di plastica, metallo e carta, potrebbero comportare rischi per la salute, secondo gli esperti.

Consumer Reports ha sottoposto a test quasi 100 prodotti, tra cui quelli provenienti dai fast food, per rilevare la presenza di bisfenoli e ftalati. I risultati hanno rivelato che, nonostante le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza di queste sostanze, esse persistono nei cibi che consumiamo regolarmente.

In questo studio, sono emersi livelli particolarmente elevati di ftalati in alcuni prodotti, e in modo sorprendente, non è stata trovata una correlazione diretta tra il tipo di imballaggio e la presenza di queste sostanze. Questo rende difficile per i consumatori evitare completamente l’esposizione.

Prodotti come le pesche a fette Del Monte, il salmone rosa Chicken of the Sea, i frappè al cioccolato ad alto contenuto proteico Fairlife Core Power, lo yogurt magro alla vaniglia francese Yoplait Original e vari prodotti dei fast food come i bocconcini di pollo croccanti di Wendy’s, un burrito di pollo Chipotle e un Burger King Whopper con formaggio sono risultati tra i più contaminati.

L’indagine sottolinea una problematica diffusa, in particolare per gli ftalati, presenti in quasi tutti gli alimenti testati, compresi alcuni biologici.

La presenza generalizzata di bisfenoli e ftalati nei cibi è motivo di preoccupazione, in quanto queste sostanze sono riconosciute come interferenti endocrini, con potenziali rischi per la salute, come diabete, obesità, malattie cardiovascolari, tumori e difetti congeniti.

Attualmente, le normative sulla presenza di queste sostanze chimiche nella produzione alimentare sono limitate, mancando regolamentazioni che obblighino i produttori a testare gli alimenti.

Consumer Reports offre suggerimenti pratici per ridurre l’esposizione a queste sostanze nocive, come ridurre l’uso di plastica nelle preparazioni alimentari, monitorare le etichette degli alimenti e preferire prodotti confezionati in materiali meno soggetti a contaminazione.

Evitare i fast food, limitare i cibi ricchi di grassi e preferire cibi freschi e non confezionati sono ulteriori misure consigliate per ridurre l’esposizione a bisfenoli e ftalati.

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