Temperature record: Il 2024 sulla via del primato, superando il 2023

Il Met Office britannico ha previsto che il 2024 sarà un altro anno da record in termini di temperatura globale, superando molto probabilmente il 2023, che al momento risulta essere l’anno più caldo mai registrato.

Secondo Adam Scaife del Met Office, il previsto picco della temperatura globale in due fasi sarà influenzato temporaneamente dall’attuale evento di El Niño che sta riscaldando il Pacifico tropicale.

Tuttavia, il principale motore di questi record di temperature è il persistente riscaldamento causato dall’attività umana sin dall’inizio della rivoluzione industriale.

Le temperature medie globali, misurate rispetto al periodo tra il 1850 e il 1900, indicano un aumento di temperatura di oltre +1,5°C entro la fine del 2023, superando così i livelli preindustriali. Le proiezioni per il prossimo anno indicano la possibilità di valori pari o superiori a +1,5°C per la prima volta.

Secondo le previsioni del Met Office, la temperatura media globale per il 2024 oscillerà tra 1,34°C e 1,58°C (con una stima centrale di 1,46°C) al di sopra della media del periodo preindustriale. Questo segnerebbe l’undicesimo anno consecutivo in cui le temperature globali superano almeno di 1,0°C i livelli preindustriali.

Nick Dunstone del Met Office, che ha guidato il team delle previsioni, ha sottolineato che questo allineamento con il trend attuale di riscaldamento globale, circa +0,2°C per decennio, è supportato da un significativo evento di El Niño.

Le aspettative indicano quindi due anni consecutivi di record di temperatura globale, con la possibilità per la prima volta che un anno superi temporaneamente la soglia degli 1,5°C.

È stato chiarito che superare temporaneamente tale soglia non violerebbe l’Accordo di Parigi, anche se rappresenterebbe un significativo passo avanti nella storia del cambiamento climatico.

La visione predominante tra scienziati e politici è che l’Accordo di Parigi si riferisca a una media di 1,5°C a lungo termine, anziché a un singolo anno. Tuttavia, un articolo pubblicato su Nature il primo dicembre da un team di ricercatori del Met Office suggerisce di riconoscere immediatamente il superamento una volta raggiunto il limite dell’Accordo di Parigi.

Il 2023 ha già visto molteplici record mensili di temperatura globale. La stima attuale della WMO per il 2023 (da gennaio a ottobre) si attesta a +1,40°C, superando le previsioni del Met Office pubblicate alla fine del 2022, che si collocavano tra 1,08°C e 1,32°C, con una stima centrale di 1,20°C.

Scaife ha concluso affermando che oltre all’evento El Niño, sono presenti anomalie di temperature elevate nel Nord Atlantico e nell’Oceano Meridionale, fattori che, combinati con il cambiamento climatico, spiegano i nuovi estremi di temperatura globale osservati.