Svelati i Falsi Miti sulla Pasta: Alleata o Nemica della Dieta?

La pasta: un valido supporto per la dieta? Ecco i falsi concetti relativi a questo alimento spiegati dalla esperta in nutrizione Giulia Graziano, tramite Animenta, un’organizzazione nata nel 2021 grazie all’esperienza di Aurora Caporossi, che si dedica all’aiuto delle persone che lutano con disturbi alimentari.

La pasta, un alimento versatile che rappresenta l’identità del nostro Paese, è spesso oggetto di critiche. Le è stato attribuito il potere di influenzare il peso e la forma corporea, a causa del suo principale costituente: i carboidrati.

La dottoressa spiega: “I carboidrati costituiscono la principale fonte di energia per il nostro corpo. Essi vengono rapidamente ed efficacemente trasportati alle cellule, consentendoci di svolgere le funzioni vitali in maniera ottimale.

Senza di essi, il corpo sarebbe costretto a reperire energia da altre fonti, come i grassi e le proteine. Quindi, il consumo di pasta, così come di altri cereali, fornisce il ‘carburante’ necessario per il nostro organismo.”

I miti errati sulla pasta

La pasta fa ingrassare. Falso. I carboidrati presenti nella pasta vengono utilizzati come energia per tutte le funzioni corporee, tra cui il battito cardiaco, la circolazione sanguigna, la respirazione e l’attività mentale e fisica.

È preferibile consumare pasta entro le 18:00. Falso. Questa concezione non è accurata poiché il corpo continua a richiedere energia anche dopo quest’ora. Il consumo di pasta a cena può addirittura avere vantaggi, come favorire il sonno e migliorare l’umore, poiché stimola la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore cruciale per il benessere e il ciclo del sonno.

La pasta è difficile da digerire. Falso. La pasta non è un alimento difficile da digerire, ma la sua digeribilità può essere influenzata dalla cottura. La pasta al dente, in particolare, facilita la digestione, a differenza di quella troppo cotta, che rischia di perdere le sue proprietà e di diventare appiccicosa nel sistema digestivo, ostacolando il processo.

Eliminare i carboidrati porta a perdere peso. Falso. Perdere peso rapidamente attraverso diete estremamente restrittive può portare a una peggiorata composizione corporea, con perdita di acqua e massa magra/muscolare, causando una diminuzione del dispendio energetico. Il corpo si adatta alla scarsa assunzione di energia, rallentando le funzioni metaboliche.

La pasta senza glutine favorisce la perdita di peso. Falso. La pasta senza glutine è adatta alle persone con celiachia e non garantisce automaticamente la perdita di peso. L’associazione tra celiachia e magrezza è dovuta all’atrofia delle villi intestinali, che limita l’assorbimento dei nutrienti. Inoltre, i prodotti senza glutine spesso contengono additivi o grassi per mantenerne la consistenza, quando il glutine è assente.

Spesso, a causa di queste credenze e miti, molte persone eliminano la pasta dalla loro alimentazione, sostituendola con snack dietetici o pasti ricchi di proteine e verdure.

Tuttavia, questa soluzione non è sostenibile a lungo termine e può mettere il corpo in uno stato di deficit energetico, aumentando il rischio di eccessi alimentari, perdita di controllo e ossessione per il cibo.

Invece, reintegrare la pasta nella dieta con una certa frequenza permette di soddisfare il fabbisogno di carboidrati e di prevenire che diventi un alimento “nemico”.

È possibile variare tra diversi tipi di pasta, come grano, farro, mais, riso, quinoa, grano saraceno, legumi, soia, bianca o integrale, per introdurre una varietà di nutrienti nella propria alimentazione. La pasta è un valido alleato, conclude la dottoressa Graziano.