Giornata contro la violenza sulle donne: Mattarella: “Non possiamo limitarci a indignazione a intermittenza”

La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 25 novembre, richiama l’attenzione sulla diffusione di femminicidi e maltrattamenti. Questa data commemorativa, scelta in memoria delle sorelle Mirabal, attiviste politiche uccise nel 1960 nella Repubblica Dominicana, vede varie iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del tema.

Mattarella: “Inaccettabile lo stillicidio di aggressioni alle donne”

“Drammatici fatti di cronaca scuotono le coscienze del Paese. Una società umana, ispirata a criteri di civiltà, non può accettare, non può sopportare lo stillicidio di aggressioni alle donne, quando non il loro assassinio.

La pena e il dolore insanabili di famiglie e di comunità ferite sono lo strazio di tutti”. Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Quando ci troviamo di fronte a una donna uccisa, alla vita spezzata di una giovane, a una persona umiliata verbalmente o nei gesti della vita di ogni giorno, in famiglia, nei luoghi di lavoro, a scuola, avvertiamo che dietro queste violenze c’è il fallimento di una società che non riesce a promuovere reali rapporti paritari tra donne e uomini”, prosegue il Capo dello Stato nel suo messaggio.

“Il numero di donne vittime di aggressioni e sopraffazioni è denuncia stessa dell’esistenza di un fenomeno non legato soltanto a situazioni anomale. Ad esso non possiamo limitarci a contrapporre indignazioni a intermittenza. “La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne richiama tutti a un rinnovato, personale, impegno. Non soccorrono improvvisate analisi di psicologia sociale a giustificare la persistenza di una piaga che non si riesce a guarire nonostante gli sforzi. Abbiamo bisogno del lavoro delle Istituzioni, delle associazioni, del mondo produttivo, della scuola, della cultura, del contributo di ciascuno, per sradicare un fenomeno che tradisce il patto su cui si fonda la nostra stessa idea di comunità”.

Secondo l’Istat, nel 2022, ogni ora 5 donne sono decedute per mano di partner, ex partner o familiari. Nel 2023, in Italia, si sono registrati 105 femminicidi, di cui 85 in ambito familiare/affettivo.

Le richieste d’aiuto al 1522, la linea nazionale antiviolenza e stalking, sono state 30.581 nei primi tre trimestri del 2023, un dato in crescita rispetto alle 22.553 del 2022.

Più della metà delle donne (64,5%) che hanno contattato il 1522 nel 2023 ha subito violenze per anni, mentre il 25,5% per mesi. Il 24,8% di loro vive con la paura di morire o di subire violenza, così emerge dai dati.

Le iniziative per contrastare questo fenomeno sono numerose: a Roma, Milano e Torino, sugli impianti Urban Vision, si promuove la campagna ‘La Prossima Volta è questa’, ideata in collaborazione con la Fondazione ‘Una Nessuna Centomila’. La campagna, avviata con il film ‘C’è ancora domani’ di Paola Cortellesi, è un richiamo a un mondo più inclusivo e rispettoso.

Altrettanto rilevante è la campagna ‘Cerchi anti violenza’, frutto di un protocollo tra la Polizia di Stato e The Circle Italia Onlus, sostenuta dalla donazione di Elodie e Myss Keta. Questa iniziativa offre suggerimenti pratici e programmi di workshop per operatori e giovani, con la prima tappa a Napoli il 27, 28 e 29 novembre.

Un’altra campagna volta alla sensibilizzazione è il gruppo Warner Bros. Discovery, che punta a incrementare la riconoscibilità del numero di pubblica utilità 1522 gestito da Differenza Donna. Attraverso sovraimpressioni su diversi canali televisivi, incluso un messaggio giornaliero alle 15:22, la campagna si svilupperà per tutto il 2024, coinvolgendo anche personaggi noti come Luciana Littizzetto.”