Per la maggior parte degli italiani le vacanze sono un ricordo lontano. È comune sentirsi giù di morale non appena si torna al lavoro dopo la pausa estiva.
Dopo la parentesi vacanziera fatta di lunghe dormite, aperitivi e feste in spiaggia fino a tarda notte, tornare ai ritmi quotidiani standard può essere difficile.
Fanpage.it ha chiesto allo psicologo e psicoterapeuta Dr. Davide Algeri come gestire lo stress da rientro e tornare alla routine nel modo meno traumatico possibile”.
Perché è difficile riprendere il ritmo del lavoro dopo le vacanze
Le vacanze sono un’occasione per allontanarsi dal lavoro abituale e dalle costanti pressioni della vita quotidiana.
Si modificano i ritmi di sonno, si cambia l’attività giornaliera e si trascorre il tempo con una serie di persone diverse: non ci sono preoccupazioni o scadenze. Tornare al lavoro significa riaffermare il controllo su una situazione che presenta molti vincoli.
Da qui nasce il disagio. L’esperto ha spiegato: “Le vacanze possono regalarci una temporanea sensazione di libertà dalle regole che governano la nostra vita.
Cerchiamo di controllare e prevedere la nostra vita attraverso le regole.
Senza regole, ci sentiamo meno stressati. Quando andiamo in vacanza, la bellezza di poter fare quello che vogliamo è parte di ciò che la rende piacevole. Riadottare l’impostazione classica, con le sue regole e norme rigide, significa consegnare la nostra libertà al controllo di qualcun altro. E questo produrrà inevitabilmente stress in noi perché ci sentiremo in trappola”.
Quali sono i sintomi dello stress da rientro
La sindrome da rientro può provocare effetti negativi sia sul corpo che sulla mente, e questi sintomi sono soggettivi (cioè variano da persona a persona) ma anche diversi.
“L’ansia è il primo sintomo di molte malattie fisiche, tra cui problemi gastrointestinali, palpitazioni (battito cardiaco accelerato), respiro corto e sudorazione. Più ci si attiene rigidamente a un insieme di regole, maggiore è il carico di stress che si percepisce”.
L’età è un fattore determinante: “Più si è giovani, più facilmente ci si adatta allo stress. Quanto maggiori sono le esigenze di una persona e quanto minore è l’energia a disposizione per farvi fronte, tanto maggiori sono le probabilità di soccombere allo stress. Le persone più attive e più giovani possono gestire meglio lo stress. Le persone possono diventare stressate anche se non sono in buona salute o se sono affaticate”.
Come gestire lo stress da ritorno dalle vacanze
Per gestire lo stress, sarebbe utile innanzitutto non sovraccaricarsi. Il dottor Algeri ha osservato:
“Pensare alle cose che devono essere fatte o che sono state lasciate in sospeso può causare stress”. Il consiglio più utile è quello di reinserirsi gradualmente nella vita lavorativa, piuttosto che buttarsi subito nella mischia.
Un altro modo per affrontare un problema è quello di seguire un percorso pratico:
Scrivere tutte le cose da fare è utile. Vi aiuta a concentrarvi sul compito successivo e vi permette di cancellare le voci man mano che vengono completate.” Spesso, se teniamo a mente le cose, ci sembrano tante. Poi, quando le scriviamo e ci rendiamo conto di quante poche cose ci sono effettivamente nell’elenco, riusciamo a ragionare meglio su ciò che deve essere fatto dopo”.
È bene godersi le vacanze, ma non dimenticate che tutte le cose belle devono finire.
Questo non significa che partire, prendersi una pausa dal lavoro o avere una nuova prospettiva sulle cose sia una scelta sbagliata. Anzi:
È bello andare in vacanza perché lasciare andare il controllo può aiutare a essere più felici e meno stressati, ma è anche bello tornare a casa. La routine aiuta a mettere le cose in prospettiva e a portare un senso di ordine nella propria vita”.
Lasciare il controllo ogni tanto va bene, ma seguire delle regole ci aiuta a organizzare la nostra vita quotidiana.